Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo 2018 consente alle imprese, alla Pubblica Amministrazione ed alle E.S.Co (Energy Service Company) di accedere a fonti di finaziamento a tasso agevolato da investire nell’efficientamento energetico.
Gli interventi che rientrano nel Fondo Nazionale Efficienza Energetica sono i seguenti:
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la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali,
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la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento,
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l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica
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la riqualificazione energetica degli edifici.
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Le E.S.Co protranno usufruire delle covenienti condizioni finanziarie per l’efficientamento di edifici residenziali e di quelli pubblici in generale (scuole, uffici, case popolai, caserme, ecc.) e delle infrastrutture pubbliche, ad esempio l’illuminazione stradale.
Quello che ci riguarda, trattando di edifici, sono gli interventi sull’involucro sia opaco che trasparente cioè l’solamento dei muri, dei serramenti, degli impianti ed il miglioramento sismico. Tra le spese finanziabili rientrano anche le consulenze per i progetti, gli studi di fattibilità, la progettazione ed il costo dell’attestato di prestazione energetica.
La storia: il Fondo Nazionale Efficienza Energetica è stato istituito con apposito decreto legislativo che ha recepito la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
L’obbiettivo è quello che più volte abbiamo ricordato in questo spazio, cioè quello di aumentare l’efficienza enrgetica per ridurre le emissioni di CO2 così come previsto dal protocollo di Kjoto.
Il risvolto positivo per l’Europa ed il nostro Paese in particolare, oltre a quello ambientale, è di ridurre la dipendenza energetica dal petrolio e dalla variabilità del suo costo.
Infatti, negli edifici, aumentando l’efficienza dell’involucro e dell’impianto risulta conveniente e sempre più spesso sufficiente la produzione di energia da fonti rinnovabili come quella solare ed eolica.
A presto